Certamente il vetro verde scuro è tra i migliori materiali per la conservazione della qualità dell’olio extra vergine di oliva grazie alla protezione dalla luce che tenderebbe a pregiudicarne, nel tempo, le primarie proprietà organolettiche e il valore alimentare.Tuttavia una volta consumato l’olio della bottiglia può essere utile e, soprattutto, sostenibile recuperare questo prezioso materiale e contenitore per altri scopi.
Per fare questo, e specialmente se il contenitore dovrà accogliere altre tipologie di liquidi alimentari, è opportuno procedere con una pulizia di fondo del contenitore di vetro.
I residui di olio di oliva che rimangono nella bottiglia di vetro non si possono rimuovere semplicemente con acqua e detersivo per i piatti serve infatti un preliminare passaggio con acqua calda che, grazie appunto alla temperatura e a qualche ora di azione, favorisce il distacco dei film di olio residuali nelle pareti interne. In questo modo la parte oleosa residua emergerà nella parte alta del collo della bottiglia. Consigliabile già in questo primo giro di pulizia l’uso di bicarbonato (2 cucchiai).
Dopo questo primo giro si passa al secondo (dopo aver svuotato la bottiglia) riempiendo di nuovo la bottiglia di vetro con acqua calda, fermandoci a metà, e qualche goccia di un comune detersivo per piatti, agitando energicamente per poi lasciare agire il tutto per qualche ora per poi svuotare il tutto e sciacquare.
Per potenziare l’azione sgrassante è possibile aggiungere un cucchiaio di riso crudo.
È un consiglio pratico che consente a tutti noi di rendere il ciclo di produzione e consumo dell’olio extra vergine di oliva sempre più circolare e sostenibile.
Scopri qui tutto quello che Olio Viola sta già facendo per la sostenibilità della filiera olearia
RENDI SOSTENIBILE IL PRESENTE, SALVA IL FUTURO