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Olio del Garda: radici storiche profonde

Olio Viola go to

La coltivazione dell’olivo è senza dubbio molto diffusa in tutto l’anfiteatro gardesano, sia sulla sponda bresciana che veronese come pure, anche se in misura nettamente minore, nel garda trentino.

Molto diffusa, ma anche molto antica visto che le prime citazioni sulla presenza dell’olivo e della produzione di olio nell’areale gardesano risalgono addirittura al IX secolo (metà dell’800 dopo Cristo) e in particolare su alcuni manoscritti dei monaci del nord Italia.

Pare infatti che all’epoca l’olio di oliva fosse destinato quasi esclusivamente all’uso nei riti religiosi e che una carenza di forniture dall’areale mediterraneo ne abbia incentivato la coltivazione, sempre da parte dei monaci, specie in quelle zone del nord Italia particolarmente vocate grazie alle condizioni climatiche favorevoli.

Tra le frasi più famose e citate dai monaci nei loro manoscritti ritroviamo “Garda deputavit ad olium” [Il Garda è destinato a produrre olio]. Tanto basta.

Le particolari condizioni climatiche, la composizione dei terreni come pure la scelta di alcune varietà di olivo, costituiscono, nel loro insieme, una ricetta unica e irripetibile di un prodotto, l’olio extravergine di oliva Garda Dop, che si caratterizza per i toni fruttati di mela, di fieno giovane come di erbe prative con sfondo di mandorla e di nocciola.

Storia, qualità, tradizione, gusto. Tutti valori che anche Olio Viola porta nelle sue produzioni dal 1950 in quel di Bardolino (Verona).

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